Le notizie sulla vita e sull’operosità artistica di Giulio Romano selezionano gli episodi più significativi descritti nella raccolta dei documenti. L’ordinamento temporale privilegia inevitabilmente gli interventi datati con puntualità, ma è sembrato opportuno citare anche alcune opere dai labili agganci cronologici, purché inscritte in un quadro di riferimento sufficientemente definito. Restano comunque esclusi dipinti e architetture dalla datazione controversa e che richiedono argomentazioni complesse: per la discussione di questi, come di altri casi, si rimanda al catalogo della mostra mantovana e agli atti del convegno organizzato dall’Accademia Virgiliana.
1499
Giulio, figlio del “nobilis vir” Pietro Pippi “de Ianutiis”, nasce a Roma. Il necrologio mantovano fa risalire la nascita al 1499, Vasari al 1492, ma entrambe le fonti presentano ampi margini d’approssimazione.
Secondo decennio del Cinquecento.
La formazione artistica di Giulio inizia nella bottega romana di Raffaello.
1515 circa – 1520
Giulio collabora ai cicli decorativi commissionati a Raffaello: dalle Stanze Vaticane, alla stufetta del cardinale Bibbiena, dalle Logge Vaticane, alla storia di Amore e Psiche alla Farnesina. È stato riconosciuto l’intervento di Giulio in numerosi dipinti riferibili all’ultima fase della bottega raffaellesca, come la Madonna col Bambino e San Giovannino del Louvre, la Piccola Madonna Gonzaga e la Cerere del Louvre, la Madonna Spinola e la Madonna Novar della National Gallery a Edimburgo. È probabile che il giovane garzone partecipi anche alla costruzione dei palazzi Branconio e Alberini.
1518
Ritratto di Giovanna d’Aragona
1 novembre 1519
In occasione di una controversia tra confinanti, è citato come perito “Iulio de Pipi”, forse identificabile con il nostro.
6 aprile 1520
Morte di Raffaello. Assieme a Gianfrancesco Penni, Giulio eredita la bottega del maestro.
1520 - 1521
Parziale completamento della costruzione e dell’apparato decorativo di villa Madama. Contrasti con Giovanni da Udine per i dipinti.
8 settembre 1520
Acquisto, assieme a Gianfrancesco Penni, di una parte della raccolta antiquaria Ciampolini.
Settembre - ottobre 1520 - agosto 1524
Dopo la scomparsa del maestro, Giulio e Gianfrancesco ottengono da Leone X di proseguire i dipinti della sala di Costantino in Vaticano. I lavori s’interrompono nel 1522-1523, durante il pontificato di Adriano VI.
1520 circa - 1524
Ci sfugge la datazione esatta di quasi tutte le opere romane di Giulio, come il Cristo in gloria con Santi (Deesis) della Pinacoteca di Parma, la Madonna Hertz di palazzo Barberini a Roma, la pala Fugger nella chiesa romana di Santa Maria dell’Anima, le decorazioni della cappella della Maddalena nella chiesa romana di Trinità dei Monti, i disegni per la serie dei Modi. Sono labili anche i riferimenti temporali per villa Turini Lante, palazzo Adimari Salviati, palazzo Stati Maccarani, casa di Giulio al Macel de’ Corvi, presso la colonna Traiana.
3 febbraio 1521
Testamento di Pietro Pippi a favore dei figli Giulio, Domenico, Francesco. Questi ultimi due, come pure le sorelle Laura e Silvia, muoiono entro la fine del 1523.
1 dicembre 1521
Morte di papa Leone X. Interruzione dei lavori nella sala di Costantino. È probabile che prima della scomparsa del pontefice, Giulio dipinga la Lapidazione di Santo Stefano per l’omonima chiesa genovese. L’opera è in ogni caso perfezionata prima dell’assunzione al pontificato del cardinale Giulio Medici, il 18 novembre 1523.
8 dicembre 1521
Federico Gonzaga invita a Mantova i “garzoni di Raffaello”: Giulio Romano e Gianfrancesco Penni.
7 maggio 1522
A nome di Giulio, Baldassarre Castiglione richiede al cardinale Giulio dei Medici il pagamento della Trasfigurazione di Raffaello, affinché l’artista possa provvedere alla dote della sorella.
Settembre - ottobre 1522
Progetto per il palazzo nuovo e il giardino di Marmirolo (Mantova). Il modello ligneo è realizzato a Roma.
22 gennaio 1523
Baldassarre Castiglione chiede a Giulio di procurargli un quadro di Raffaello.
23 febbraio 1523
Contratto matrimoniale tra Gerolama, sorella di Giulio, e lo scultore e architetto fiorentino Lorenzo di Ludovico del Bono, detto Lorenzetto.
20 marzo 1523
Mandato di pagamento per il modello di Marmirolo.
16 aprile 1523
Giulio vende a Fausto Caffarelli l’ufficio della Prefettura del Tevere.
8 maggio 1523
Baldassarre Castiglione invita a Mantova Giulio, che verso la fine di luglio sembra sul punto di partire.
Giugno 1523
Contratto sottoscritto da Giulio Romano e Gianfrancesco Penni per il completamento della pala di Monteluce.
16 settembre 1523
Nel testamento di Baldassarre Castiglione, si affida a Giulio il progetto del monumento funebre nel santuario delle Grazie, presso Mantova.
18 novembre 1523
Nomina di papa Clemente VII. Termine post quem per la ripresa dei lavori nella sala di Costantino e per la costruzione dell’appartamento del datario, Gian Matteo Giberti.
4 dicembre 1523
Contratto di enfiteusi tra Bernardino da Viterbo, procuratore di Sigismondo Chigi, e Giulio, per un terreno di cento canne nel rione di Campo Marzio.
1523 - 1525
Costruzione e decorazione del palazzo nuovo di Marmirolo.
4 gennaio 1524
Graziosa di Francesco Cola Antonio, matrigna di Giulio, rinuncia a ogni diritto sui beni del marito Pietro Pippi a favore di Giulio, e ottiene nel mese di febbraio il piano terreno di una casa nel rione Sant’Angelo.
1 febbraio 1524 - 3 luglio 1525
Pagamenti mensili a Giulio Romano e Gianfrancesco Penni per la sala di Costantino.
29 aprile 1524
Testamento di Giulio, che lascia la bottega al “garzone” Raffaellino del Colle, e nomina erede universale il fratellastro, Giambattista del Corno.
6 ottobre 1524
Partenza di Giulio e Castiglione per Mantova, dove arrivano il giorno 22. Fra i quadri databili, su basi stilistiche, alla prima fase del soggiorno mantovano, è compreso il Ritratto d’Isabella d’Este di Hampton Court, di controversa identificazione.
20 gennaio 1525
Giulio raccomanda il cognato Lorenzetto per il monumento, non realizzato, della duchessa di Sessa.
Ottobre 1525 - febbraio 1526
Saliera per Federico Gonzaga, eseguita a Roma.
18 dicembre 1525
Progetto di viaggio, non effettuato, a Roma, per riscuotere crediti da papa Clemente VII.
1525 - 1535
Agli ultimi mesi del 1525 risale, con ogni probabilità, l’inizio della costruzione e della decorazione di palazzo Te, documentata fra il 1526 e il 1534, ma verosimilmente conclusa l’anno successivo.
Gennaio - aprile 1526
Pagamenti a Giulio per la Trasfigurazione di Raffaello.
8 marzo 1526
Concessione di un dazio a favore di Giulio Romano.
25 marzo 1526
Spedizione da Roma a Mantova, via terra, di una parte delle antichità di Giulio, donate a Federico Gonzaga, e di un grande quadro su tavola. Le opere arrivano a Mantova il giorno 8 aprile.
17 aprile 1526
Quietanza per un pagamento di papa Clemente VII a Giulio Romano.
5 giugno 1526
Un decreto di Federico Gonzaga concede a Giulio la cittadinanza mantovana.
13 giugno 1526
Federico Gonzaga assegna a Giulio una casa adiacente alla basilica di Sant’Andrea, ma l’artista abita in contrada Pusterla (1527-1528) .
Agosto 1526
Spedizione via mare da Roma a Venezia, a Mantova, della maggior parte della raccolta di antichità di Giulio.
31 agosto 1526
Giulio è nominato vicario di corte e prefetto delle fabbriche dei Gonzaga.
4 settembre 1526
Concessione a Giulio degli introiti della sega del ponte dei Mulini.
15 ottobre 1526
Federico Gonzaga commissiona a Giulio il monumento marmoreo per una cagnolina.
29 ottobre 1526
Sopralluogo di Giulio con i maestri delle Entrate per la riparazione degli argini del Po.
20 novembre 1526
Nomina di Giulio a superiore delle strade di Mantova.
30 novembre 1526
Morte a Mantova di Giovanni dalle Bande Nere. Giulio modella la maschera funebre.
16 marzo 1527
Restauro delle mura del castello di Bigarello, con la consulenza del capitano Alessio Beccaguto.
7 settembre 1527
Federico Gonzaga ordina a Giulio di riparare la casa del capitano della Palata.
16 settembre 1527
Preventivo di Giulio per la pavimentazione del Corso, nella zona meridionale di Mantova.
9 novembre 1527
Pietro Aretino invia a Cesare Fregoso il libro con i sonetti e le incisioni dei Modi di Giulio.
1527 circa - 1533 circa
Ristrutturazione della corte Spinosa a Porto Mantovano.
13 febbraio 1528
Esenzione fiscale per i legnami da lavorare nella segheria concessa a Giulio sul ponte dei Mulini.
16 maggio 1528
Inventario dei beni mobili di Giovanni Battista del Corno, di pertinenza di Giulio.
21 luglio 1528
Federico Gonzaga concede a Giulio l’usufrutto dell’edificio della “Resiga” sul ponte dei Mulini.
3 agosto 1528
Disegno di Giulio per un pavimento di maiolica.
4 settembre 1528
Concessione a Giulio di utilizzare due chiatte sul Po, con la possibilità di costruire un mulino.
Novembre - dicembre 1528
Sopralluogo a Canneto sull’Oglio assieme al fattore generale per un rivellino e la valutazione sul progetto di un canale.
Gennaio 1529
Schizzi per Isabella d’Este.
2 febbraio 1529
Morte di Baldassarre Castiglione. La cappella, disegnata da Giulio nel santuario delle Grazie, non è ancora completata nel 1534.
16 maggio 1529
Testamento di Pietro Strozzi, che dispone di essere sepolto nella chiesa di San Domenico. Giulio progetta il monumento funebre.
2 giugno 1529
Contratto matrimoniale fra Giulio ed Elena di Francesco Guazzi.
7 agosto 1529
Donazione della “Rasega” del ponte dei Mulini a Giulio, con la possibilità di riscatto da parte del marchese Federico.
7 settembre 1529
Citazione di un disegno di Giulio per la cassa di un orologio.
Ottobre 1529
Apparati per una visita, rimandata, dell’imperatore Carlo V.
20 ottobre 1529
Carlo Bologna, tesoriere, invia a Pietro Aretino un disegno di Giulio raffigurante Diana.
Marzo 1530
Apparati in onore dell’imperatore Carlo V a Mantova. L’8 aprile, Federico Gonzaga è nominato duca.
1530 - 1536
Entro questo arco cronologico si può collocare il progetto per la porta del Te a Mantova.
28 aprile 1531
Giulio acquista una casa e l’utile dominio di una seconda nella contrada dell’Unicorno a Mantova: gli viene concessa l’esenzione dal pagamento del dazio (11 settembre). È questa la casa da lui ristrutturata e dove egli risiede fino alla morte.
Maggio - novembre 1531
Costruzione della palazzina di Margherita Paleologa e rinnovamento del castello di Mantova.
7 agosto 1531
Federico Gonzaga vende a Giulio Romano un podere nel Serraglio.
14 ottobre 1531
Rinaldo dipinge, in Sant’Andrea, per Isabella Boschetti.
Marzo - agosto 1532
Lavori nel castello di Mantova.
15 maggio 1532
Giulio acquista un podere a Bellaguarda di Borgoforte. Il 3 settembre viene esentato dal pagamento del dazio.
11 luglio 1532
Il re di Francia, Francesco I, commissiona il completamento del ciclo di arazzi delle Storie di Scipione, disegnati da Giulio con la collaborazione del Penni per la serie delle Gesta. Gli arazzi sono terminati entro aprile 1535.
Ottobre - dicembre 1532
Allestimento della Calandria in occasione della visita di Carlo V.
11 dicembre 1532
Pagamento allo scultore Alfonso Lombardi Cittadella per il monumento di Francesco II Gonzaga. L’opera, disegnata da Giulio, resta incompiuta alla morte del Lombardi, nel 1537.
20 dicembre 1532
Pagamento per dipinti nella casa di Alessandro Boschetti Gonzaga.
Aprile - novembre 1533
Decorazioni nella “fabbrica nuova” di Marmirolo.
6 maggio 1533
Una bolla del vescovo di Verona Gian Matteo Giberti affida alle autorità di Ostiglia il rinnovamento del santuario della Comuna, d’incerta attribuzione.
1533 circa - 1539 circa
Una quindicina di tavole, accomunate dal tema dell’infanzia degli dei, e dalle dimensioni analoghe, sono state messe in rapporto con la nascita di Francesco Gonzaga (1533), primogenito del duca Federico, e datate, anche per motivi stilistici, agli anni Trenta.
14 luglio 1534
Dal testamento di Gerolamo Andreasi si apprende che il monumento funebre è già in costruzione nella chiesa del Carmine a Mantova.
Settembre - ottobre 1534
Camerini in castello.
1534
Francesco Torbido firma e data gli affreschi eseguiti nell’abside del duomo di Verona su disegno di Giulio.
27 gennaio 1535
Federico Gonzaga invia Giulio Romano a Ferrara, su richiesta di Ercole II d’Este.
Febbraio 1535
Progetto di Giulio per il rinnovamento del palazzo Ducale di Ferrara, danneggiato da un incendio. I lavori nelle “stanze nuove” sono documentati fra il marzo 1535 e il gennaio 1536.
Dicembre 1535
Giulio, sofferente alla vista, esegue i disegni di San Pietro e San Paolo, richiesti dal cardinale Ercole.
4 gennaio 1536
Polissena Castiglione Boschetti ottiene il patronato di una cappella in Sant’Andrea, e nello stesso anno la intitola a San Longino. È questo il termine post quem per l’apparato decorativo giuliesco.
Giugno 1536
Giulio fa dipingere a Marmirolo l’impresa di Tunisi di Carlo V.
28 ottobre 1536
Inizio dei lavori alle Beccherie, progetto per la chiesa del Crocifisso, d’incerta ubicazione. Le nuove Beccherie sono forse già completate nell’aprile 1542, quando Giulio acquisisce una parte del “macello vecchio” .
20 dicembre 1536
Partenza di Giulio per Casale Monferrato.
1536 - 1539
Costruzione e decorazione dell’appartamento di Troia, nella zona di castello del palazzo Ducale.
1536 - 1540
In questo periodo si può collocare la costruzione del monumento Cantelmi nella chiesa della Presentazione di Maria al Tempio.
1537 - 1543
Palazzo italiano a Landshut.
16 aprile 1537
Federico Gonzaga non concede Giulio al duca di Ferrara.
20 aprile 1537
Esenzione fiscale per i legnami condotti alla segheria del ponte dei Mulini.
15 settembre 1537
Pagamento a Fermo Ghisoni per dipinti al monumento del cardinale Sigismondo Gonzaga nel duomo.
8 novembre 1537
Il duca Federico consente a Giulio di recarsi a Ferrara, per soddisfare le richieste di Ercole II.
24 dicembre 1537
Giulio spedisce al duca di Ferrara il disegno della Gigantomachia e lamenta problemi alla vista. Invia un altro disegno 1’8 gennaio.
25 aprile 1538
Federico Gonzaga manda Giulio a Bologna per recuperare gli anticipi concessi ad Alfonso Lombardi. Giulio si ferma prima a Ferrara, e il 29 aprile è a Bologna. Torna a Mantova il 5 maggio.
Maggio - giugno 1538
Dipinti a Marmirolo.
Novembre 1538
Consulenza per il campanile della basilica di San Prospero a Reggio Emilia.
12 ottobre 1538
Contratto di Carlo Bologna con il “muratore” Bernardino Torelli per la costruzione di una “fabrica” nella corte di Pietole, su disegno di Giulio.
1538
Ristrutturazione del palazzo destinato a ospitare la Dogana di Mantova.
31 dicembre 1538
Giulio acquista una casa dai fratelli Ippoliti nella contrada del Cammello nella zona del ghetto.
Le rate del pagamento di mille ducati sono pagate il 28 aprile e novembre 1540, il 31 1uglio 1542. Al 23 marzo 1538 risale l’esenzione dal dazio.
1538 - 1539
Costruzione del padiglione della Rustica nell’area di castello a palazzo Ducale.
Marzo 1539
Disegni di tazze per Federico Gonzaga.
27 aprile 1539
Giulio invia un disegno a Pietro Aretino, scusandosi “per la infermità degli occhi”.
Aprile 1539
Disegni per la corte di Carlo Bologna a Marengo.
Aprile - maggio 1539
Dipinti in una camera del palazzo di Marmirolo.
8 maggio 1539
Pagamento per il catafalco di Isabella d’Este.
22 ottobre 1539
Partenza di Giulio per Ferrara.
1539 - 1545
Arazzi dei Giochi di putti, tessuti da Nicola Karcher su disegni di Giulio.
14 marzo 1540
Contratto di Giulio con i rettori della fabbrica della Steccata a Parma per la decorazione dell’abside della chiesa.
Luglio 1540
Apparato funebre di Federico Gonzaga nella chiesa di Santa Paola.
Agosto - dicembre 1540
Lavori di ristrutturazione e decorazione nel palazzo vescovile di Mantova.
1540 - 1546
Rinnovamento della villa vescovile di Quingentole. Affreschi del vestibolo.
1540 circa - 1544 circa
Ricostruzione della chiesa abbaziale di San Benedetto in Polirone.
3 gennaio 1541
Contratto con il monastero di San Benedetto in Polirone per sei pale d’altare.
1 giugno 1541
Il vescovato di Mantova concede in feudo a Giulio due terreni sul greto del Po, nel commissariato di Revere.
Luglio - agosto 1541
Apparati trionfali in onore dell’imperatore Carlo V a Milano. Consulenza per una porta del duomo di Milano.
8 agosto 1541
Contratto fra Lucrezia Pico Rangoni e due scalpellini mantovani per l’esecuzione del monumento funebre del marito, Claudio Rangoni, secondo il progetto di Giulio Romano.
28 febbraio 1542
Invio a Ferrante Gonzaga, viceré di Sicilia, dei disegni di un bacile e di un boccale.
Febbraio 1542
Costumi per una commedia di carnevale in casa del conte Brunoro Thiene.
16 marzo 1542
Giulio acquista una casa da Giovanni Francesco della Strada in contrada del Cammello.
3 aprile 1542
Giulio Romano restituisce al duca di Mantova la “Rasega” del ponte dei Mulini, e ne riceve in cambio una parte del macello vecchio, oltre a un conguaglio.
12 luglio 1542
Morte di Lavinia Thiene. Il monumento funebre nel duomo di Vicenza è costruito fra il 1544 e il 1549.
31 agosto 1542
Giulio acquista un terreno nel vicariato di San Giorgio, presso Mantova.
Agosto 1542
Il cardinale Francesco Pisani chiede al cardinale Ercole Gonzaga di concedergli Giulio Romano per decorare una villa nel Padovano.
7 ottobre 1542
Giulio cede al capitolo della cattedrale un terreno da poco acquistato nel vicariato di San Giorgio, per affrancare da un livello la propria casa in contrada dell’Unicorno.
10 ottobre 1542
Contratto fra Marcantonio Thiene e i “muratori” per la costruzione del nuovo palazzo Thiene a Vicenza.
Dicembre 1542
Viaggio di Giulio a Vicenza e progetto per il completamento delle logge del palazzo della Ragione (Basilica).
1542 circa - 1549
Porta Giulia o della Cittadella a Mantova.
25 gennaio 1543
Il consiglio della città di Vicenza vota a maggioranza per il restauro del palazzo della Ragione “con uno dei modelli” di Giulio Romano.
Maggio 1543
Dipinti in una camera della fabbrica nuova di castello.
10 ottobre 1543
Giulio nomina suo procuratore Roberto Strozzi per eventuali cause da trattare a Roma.
Gennaio 1544
Pagamento per un sopralluogo di Giulio alla chiesa di Felonica.
7 luglio 1544
Transazione tra Giulio e la sorella Gerolama, stipulata dal procuratore Roberto Strozzi. Gerolama rinuncia a ogni rivendicazione economica nei confronti di Giulio in cambio dell’uso della casa romana fino al 1548. Giulio ratifica l’accordo il 7 agosto 1544.
14 gennaio 1545
Roberto Strozzi, procuratore di Giulio, vende la vigna romana, situata presso le chiese di Sant’Eusebio e San Giuliano. Giulio ratifica la vendita il 4 marzo.
13 febbraio 1545
Giulio acquista un terreno a Bellaguarda, adiacente a quello già posseduto.
Febbraio 1545
Pietro Aretino si rallegra per la guarigione di Giulio, dopo aver avuto la falsa notizia della sua morte.
Aprile 1545
Inizio dei lavori di ricostruzione all’interno del duomo di Mantova.
3 maggio 1545
Ludovico Boccadiferro muore a Bologna. Il disegno del monumento nella chiesa di San Francesco può essere datato fra il 1545 e il 1546, forse in coincidenza con il soggiorno bolognese di Giulio.
Dicembre 1545 - gennaio 1546
Viaggio a Bologna e progetto per la facciata di San Petronio, in collaborazione con Cristoforo Lombardo.
14 aprile 1546
Contratto stipulato da Camillo Castiglione per lavori di ristrutturazione alla corte di Casatico. Risale al 1546 anche la torre a pianta stellare.
14 luglio 1546
Malattia di Giulio.
27 luglio 1546
Interdetto agli ebrei di entrare in casa di Giulio Romano, per cercare Perla, figlia di Salomone Romano, convertito al Cristianesimo con il nome di Filippo.
Agosto 1546
Lavori in Corte Vecchia e in città.
15 settembre 1546
Lettera di Giulio a Ferrante Gonzaga a proposito di argenterie.
Ottobre 1546
Secondo Vasari, dopo la morte di Antonio da Sangallo il Giovane, è offerto a Giulio l’incarico di architetto della fabbrica di San Pietro.
23 ottobre 1546
Testamento di Giulio a favore del figlio Raffaello.
1 novembre 1546
Morte di Giulio, sepolto nella chiesa di San Barnaba a Mantova.